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Lettera aperta : La Casa del Fare e il Carnevale di Ronciglione

Appartenere ad un territorio, ad un gruppo,  significa condividere  valori dominanti , princìpi,   simboli in cui  tutti ci identifichiamo.

Troppo spesso , però, si  preferisce badare ai nostri  personalismi e contrapporre le realizzazioni, gli interessi di pochi,  a quelli di tanti altri,  facendo di un avvenimento lo strumento di valorizzazione di un  piccolo gruppo.

Volendo anzitutto evidenziare quei valori che stanno alla base della nostra tradizione, l’ Associazione Casa del Fare intende promuovere attività di ampia condivisione finalizzate alla realizzazione di un evento come il Carnevale di Ronciglione, patrimonio di profondo valore culturale per tutti  i cittadini.

Il Carnevale ronciglionese costituisce – da sempre –  un perno della nostra storia, un momento di unità, un elemento caratterizzante della cittadina. E potrebbe esserlo tanto più ora,  nella crisi  sociale ed economica che viviamo, perché essere in grado di  riproporlo e  valorizzarlo adeguatamente, potrebbe rappresentare un simbolo di rilancio creativo, turistico, culturale per tutti.

Un evento come il Carnevale a Ronciglione ha rappresentato per tanto tempo un richiamo irrinunciabile per tanti visitatori da ogni parte d’Italia,  con elementi tipici che altri Carnevali non hanno e che lo rendono unico nel suo genere:  Nasorosso, i barberi, gli ussari, il Campanone, la morte del Carnevale… tutti  momenti di un carnevale storico tra i più originali d’Italia.

Ora, dunque, si tratta di non togliere ad un’ intera città e al suo territorio un patrimonio che potrebbe invece portare vantaggi molteplici, a dispetto di un momento di crisi diffusa, intervenendo con volontà, capacità, fantasia.

Quali, allora, le proposte?  Il programma che vorremmo lanciare alla città tutta, e a chi  – come noi – sa e vuole credere nel rilancio e valorizzazione del nostro Carnevale, è dunque quello di lavorare concordemente, aprendo alle nuove idee che potranno venire da chiunque, sapendo che i risultati ci saranno e saranno positivi per tutti.

Trasformiamo per un giorno la piazza in un luogo storico:  riportiamola nel 1650 , togliamo le scritte moderne  e trasformiamo le insegne.  Nasorosso rincorra le maschere, si giochi alla pallacorda,  poi nella via francigena la partenza a razzetta.  A sera, tutti mascherati, giochiamo ai moccoletti…

Se sappiamo credere in noi stessi, se per un giorno dimentichiamo le critiche sterili e rincorriamo con la maschera i valori che ci caratterizzano, riusciremo a promuovere Carnevale e territorio.   Giocando in un gioco storico unico in Italia.

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